Le pile al litio sono distinte nell'ADR in UN 3090 PILE AL LITIO METALLO, 9A, E e UN 3480 PILE AL LITIO IONICO, 9A, E; una distinzione sommaria può essera data dal fatto che solitamente le pile al litio ionico sono ricaricabili e quindi utilizzate negli smartphone oppure in altri dispositivi elettronici, mentre quelle al litio metallo non sono ricaricabili. In entrambi casi hanno categoria di trasporto 2 e quindi possono essere trasportate in esenzioni parziale ADR (ADR 1.1.3.6.) fino a 333 kg.
Se la distinzione può essere agevole nel caso del produttore delle pile che immette la merce nel circuito commerciale, molto più complesso è separare le pile post consumo, quando esse sono diventate rifiuto, in quanto vengono conferite dagli utenti presso i contenitori stradali o le isole ecologiche miscelate con pile aventi altre caratteristiche (alcaline, al nichel cadmio, al piombo...).
Nel caso di pile al litio (ionico e metallico) miscelate con altre pile e trattate come rifiuto possono essere utilizzate la Disposizione Speciale 377 oppure la Disposizione Speciale 636. Sulla scorta di queste disposizioni è possibile trasportare le pile e le batterie (rifiuto) senza operare una distinzione fra le varie tipologie.
In entrambi i casi è necessario fare riferimento all'istruzione di imballaggio P909: gli imballaggi vanno scelti con cura e devono essere in perfette condizioni anche se destinati a trasportare un rifiuto che non presenta caratteristiche di pericolo ai sensi del Dlgs 152/2006. Non bisogna infatti mai dimenticare che le caratteristiche di pericolo HP non si sovrappongono esattamente ai criteri ADR, può accadere - come in questo caso - che un rifiuto non pericoloso (EER 16.06.05 Altre batterie ed accumulatori) sia pericoloso ai fini del trasporto.