Come è noto l’ADR disciplina il trasporto su strada delle merci pericolose ed è affiancato da altre normative specifiche per il trasporto via mare (IMDG), ferrovia (RID), aereo (ICAO) e per via navigabile (ADN). Questi sistemi regolatori in qualche modo devono interloquire nel momento in cui si affronta il tema del trasporto intermodale, un tempo essenzialmente connesso al trasporto strada / ferrovia o strada / mare e alla movimentazione di container e casse mobili. Oggi, invece, il trasporto intermodale tende a svilupparsi più verso la combinazione strada / aereo a causa della dimensione transnazionale di molte attività economiche, dello sviluppo delle vendite online e della necessità avvertita in maniera sempre più pressante di consegnare in tempi certi e rapidi la merce al suo acquirente.
Infatti, nella comune e quotidiana attività di molte aziende dei più diversi settori merceologici è necessario far arrivare pezzi di ricambio, materiali e apparecchiature in poche ore a migliaia di chilometri di distanza e al di fuori dello spazio economico europeo. Le necessità di restringere al massimo i tempi nonché l’invio di ridotte quantità per singola spedizione, impongono l’utilizzo del mezzo aereo e così nel caso delle merci pericolose (parti di apparecchiature contenenti batterie al litio, prodotti per l’edilizia, preparati chimici…) anche una realtà produttiva piccola o medio piccola è chiamata a destreggiarsi tra ADR e ICAO, shipper’s declatarion e procedure doganali.
In tutto questo il Consulente ADR, figura spesso già presente in impresa, è tenuto a muoversi nell’ambito della propria titolarità: nel caso specifico l’impresa cliente richiede l’organizzazione di una spedizione che necessita di competenze e qualifiche specifiche che non sono proprie del Consulente ADR. Quest’ultimo in ogni caso può assistere l’impresa avvalendosi di tecnici qualificati al fine di coordinare l’intera catena logistica e giungere al risultato. Se infatti i regolamenti che disciplinano le diverse modalità di trasporto sono differenti tra loro, esiste comunque una base comune che può essere utilizzata per interpretare le singole questioni e definire un lessico univoco indispensabile per coordinare l’apporto di professionalità differenti (Consulente ADR, tecnico qualificato IATA, spedizioniere doganale).