Il trasporto in cisterna di tutte le materie, pericolose e non pericolose, segue le regole del Codice della Strada, prevedendo che – nel caso in cui il vano di carico non sia suddiviso in scomparti della capacità massima di 7.500 litri – il trasporto possa avvenire con la cisterna piena (vuoto minimo) o vuota (vuoto massimo).

La regola trae origine, al di là della pericolosità della materia trasportata, dalla necessità di assicurare la massima stabilità al veicolo durante la marcia: il movimento del liquido nella cisterna a seguito di frenata modifica infatti lo spazio d’arresto e, allo stesso modo, in caso di gimkana può provocare il ribaltamento del mezzo.

Il criterio assume un peso ancor più rilevante nel caso di trasporto di merci pericolose ad alto rischio (ad es. una cisterna carica di benzina), dove la probabilità di procurare un danno grave agli altri utenti della strada e all’ambiente è elevata. Compete al responsabile della logistica di ciascuna azienda pianificare attentamente il trasporto affinché avvenga in sicurezza, mentre più sfumate nel caso specifico sono le responsabilità del Consulente ADR: si tratta infatti di una norma di carattere generale che non riguarda in modo specifico le merci pericolose. Si rende necessario in ogni caso verificare le procedure dell’azienda ed accertarsi che il criterio sia tassativamente rispettato anche per evitare le sanzioni previste dal Codice della Strada in caso di controllo.