Può capitare al Consulente ADR di ricevere richieste di informazioni da parte dei suoi clienti in merito alla necessità di allestire un “capannone” – un deposito o un centro logistico – per la gestione e la movimentazione della merce ADR proveniente dalle imprese di produzione o da altri centri e da avviare alla distribuzione.
E’ bene precisare che la norma ADR non si occupa dei criteri di sicurezza cui dovranno essere soggetti gli immobili adibiti a centro logistico per la gestione delle merci pericolose. L’ADR infatti è un accordo internazionale – valido anche a livello nazionale – che riguarda il trasporto delle merci pericolose su strada e, pertanto, stabilisce i criteri per la classificazione delle merci, disciplina le modalità di trasporto e indica i criteri cui attenersi per la costruzione degli imballaggi e delle cisterne nonché per alcune tipologie di veicoli.
La questione se un immobile sia idoneo o meno ad ospitare merce pericolosa al suo interno non è però affatto secondaria e va attentamente valutata prima di intraprendere l’attività. In considerazione delle caratteristiche di pericolo identificate dalle 13 classi in cui l’ADR suddivide le merci pericolose e dello stato (solido, liquido e gassoso) in cui possono trovarsi sostanze o miscele non è possibile dare una risposta univoca: si tratta di entrare nel merito per comprendere in quali settori si intende operare (distribuzione, industriale, esplosivi, radioattivi…) prevedendo in ogni caso dei margini di flessibilità nel progetto da realizzare.
In relazione alle tipologie di clienti che si intende servire o ai settori in cui si vuole operare un primo screening sulle caratteristiche dell’immobile può essere effettuato consultando le schede di sicurezza delle merci che si prevede trasportare, partendo dalla sezione 14 (Informazioni sul trasporto) per comprendere se si tratta di merce pericolosa secondo l’ADR e soffermandosi soprattutto sulla sezione 5 (misura di lotta antincendio). Successivamente è indispensabile il confronto con un tecnico abilitato nel settore della prevenzione incendi per comprendere se l’immobile è strutturalmente idoneo a sostenere il carico di incendio previsto, se il suo sistema antincendio è adeguato e se devono essere previsti ulteriori accorgimenti nel caso – ad esempio – dello stoccaggio di merci allo stato liquido.
Più complessa è la questione nel caso in cui si intenda operare nel settore delle merci pericolose ad alto rischio (merci che possono essere sottratte ed utilizzate per fini terroristici) dove è necessario rispettare norme costruttive specifiche (ad es. nel caso degli esplosivi), rispettare criteri urbanistici in termini di localizzazione e distanze di sicurezza, dotarsi di tutti i sistemi di security per prevenire furti e ingressi di estranei all’interno del deposito.
La risposta alla richiesta “Vorrei un capannone in ADR” è quindi complessa e richiede l’apporto di competenze e professionalità specifiche. Il Consulente ADR può essere di supporto alle scelte dell’imprenditore soprattutto nell’analisi della catena logistica per comprendere quali siano i rischi dell’attività in essere o di quella che si intende intraprendere, orientando le scelte successive.